Propositi per l’anno nuovo
A parte scrivere qualcosa sui miei due blog (questo e paranoidcomputer.com), dovrei semplicemente iniziare a fare quello che mi ero prefissato come proposito per l’anno 2003.
Forse questa volta ci riesco.
A parte scrivere qualcosa sui miei due blog (questo e paranoidcomputer.com), dovrei semplicemente iniziare a fare quello che mi ero prefissato come proposito per l’anno 2003.
Forse questa volta ci riesco.
Che cosa aspettiamo così riuniti sulla piazza?
Stanno per arrivare i Barbari oggi.
Perché un tale marasma al Senato?
Perché i Senatori restano senza legiferare?
È che i barbari arrivano oggi.
Che leggi voterebbero i Senatori?
Quando verranno, i Barbari faranno la legge.
Perché il nostro Imperatore, levatosi sin dall’aurora,
siede su un baldacchino alle porte della città,
solenne e con la corona in testa?
È che i Barbari arrivano oggi.
L’Imperatore si appresta a ricevere il loro capo.
Egli ha perfino fatto preparare una pergamena
che gli concede appellazioni onorifiche e titoli.
Perché i nostri due consoli e i nostri pretori sfoggiano la loro rossa toga ricamata?
Perché si adornano di braccialetti d’ametista e di anelli scintillanti di brillanti?
Perché portano i loro bastoni preziosi e finemente cesellati?
È che i Barbari arrivano oggi e questi oggetti costosi abbagliano i Barbari.
Perché i nostri abili retori non perorano con la loro consueta eloquenza?
È che i Barbari arrivano oggi. Loro non apprezzano le belle frasi né i lunghi discorsi.
E perché, all’improvviso, questa inquietudine e questo sconvolgimento?
Come sono divenuti gravi i volti!
Perché le strade e le piazze si svuotano così in fretta
e perché rientrano tutti a casa con un’aria così triste?
È che è scesa la notte e i Barbari non arrivano.
E della gente è venuta dalle frontiere dicendo che non ci sono affatto Barbari…
E ora, che sarà di noi senza Barbari?
Loro erano una soluzione.
Io sono la somma di tutti i miei errori.
Ma sono, soprattutto, la moltiplicazione di tutti i cornetti alla crema che ho mangiato.
…ma già da subito capisci che è inutile avere speranza.
Oltre che inutile, spesso è dannoso e talvota anche derisorio.
Esiste una pillola contro le speranze infrante? Quale medico la prescrive? La passa la mutua?
“Ah buongiorno dottore, sono Scotti. Senta ho finito le pillole, sì quelle per la speranza, mi può preparare la ricetta che passo tra mezzora? Ah sta in ferie? Mi può dare il numero del suo un sostit… Ah non ha nessun sostituto? E che faccio allora, vado alla guardia medica? Son chiusi anche loro?! Pronto soccorso? Sa è una situazione un po’ delicata ed urgente e mi servono… Nulla? Ah famo a settembre? Altrimenti, in alternativa, posso provare ad attaccarmi al cazzo? No, sono a posto così, non mi serve altro. La ringrazio dottore, buone ferie a lei e alla signora.”
Sono indeciso se chiudere questo post con House of the Rising Sun, che vi agevolo nella bellissima versione dei The Animals, oppure con Don’t stop believin’ dei Journey.
Forse invece è meglio farsi una bella risata di tutto e di tutti, che magari domani se svejamo freddi:
Ho appena scritto “Non vedo come non possa non piacerle”.
Avessi scritto “Sì” avrei ottenuto lo stesso effetto.
36 lettere contro 2.
E poi, le parole più importanti le tengo sempre per me.